Novembre, mese dei diritti: cos’è la partecipazione?

Novembre, mese dei diritti: cos’è la partecipazione?

Novembre è, ormai da 33 anni, il mese dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in cui si celebra l’anniversario dell’adozione da parte delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La Convenzione, nota anche con l’acronimo UNCRC, è il documento che riconosce i bambini, intesi come individui dai 0 ai 18 anni, come depositari di diritti umani specifici in virtù della loro minore età. Quattro sono i pilastri che la sorreggono e attorno ai quali ruotano i suoi articoli: il principio di non discriminazione, il superiore interesse del minore, il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo e il diritto alla partecipazione.

Quest’ultimo è sancito, in particolar modo, all’articolo 12, dove la partecipazione viene intesa per il bambino come “diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa”. La partecipazione dei bambini e dei ragazzi viene dunque promossa innanzitutto mediante il loro riconoscimento come persone con proprie competenze e opinioni, che gli adulti hanno il dovere e la responsabilità di tenere in debita considerazione.

L’articolo stesso afferma che ogni bambino e ragazzo deve essere in grado di esprimere il proprio punto di vista ed essere ascoltato anche nell’ambito di procedure giudiziarie o amministrative che lo riguardano; di conseguenza, quello alla partecipazione si afferma come un diritto umano imprescindibile anche e soprattutto nei contesti di accoglienza fuori famiglia d’origine.

SOS Villaggi dei Bambini, partner del progetto CarINg, è da anni in prima linea per promuovere il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi nei processi decisionali all’interno delle realtà dell’Associazione, nelle diverse realtà di accoglienza in Italia e nelle Istituzioni della Tutela. In tal senso ha elaborato una road map dal titolo “Il diritto alla partecipazione nei percorsi di tutela minorile” per guidare professionisti, interlocutori istituzionali e organizzazioni che operano nel settore dell’infanzia e dell’adolescenza nella promozione della partecipazione attiva di bambini e ragazzi nelle scelte e decisioni che interessano la loro stessa vita.

In questo documento la partecipazione non viene tematizzata soltanto come un diritto inalienabile e imprescindibile, ma anche come un processo “nel quale, attraverso l’ascolto del bambino o del ragazzo, sia possibile dapprima valutare e, in seguito, determinare l’interesse preminente di quel bambino o ragazzo in quel particolare momento della sua vita, in considerazione della sua esperienza, dei suoi desideri e in promozione del suo sviluppo” (SOS Villaggi dei Bambini, Il diritto alla partecipazione nei percorsi di tutela minorile, 2017, p. 5).

Affinché i bambini e i ragazzi possano contribuire a valutare e determinare il loro superiore interesse, devono essere in possesso di tutte le competenze e informazioni necessarie per elaborare ed esprimere il loro punto di vista. Un processo partecipativo accessibile, dunque, deve prevedere un’impostazione di spazi, modi, linguaggi e tempi che sia il più vicina possibile alle loro esigenze e competenze, e una sua conduzione da parte di persone di fiducia che facilitino il loro coinvolgimento.

In particolare, Lundy ha elaborato un modello che intende fissare le quattro dimensioni imprescindibili di un processo partecipativo autentico:

  • Spazio: fornire uno spazio sicuro e inclusivo dove i bambini abbiano la possibilità di esprimere la propria opinione;
  • Voce: fornire informazioni appropriate e agevolare l’espressione delle opinioni dei bambini;
  • Pubblico: assicurare che le opinioni dei bambini siano comunicate a coloro che hanno la responsabilità di ascoltarli;
  • Impatto: assicurarsi che le opinioni dei bambini vengano prese sul serio e tradotte in pratica, ove possibile.

Partecipare significa essere coinvolti nel processo decisionale, ma non assumersi tutta la responsabilità della decisione, che resta all’adulto: “è una dinamica di rinegoziazione del potere in cui adulto e bambino/ragazzo riconoscono la reciproca autorevolezza in aspetti diversi della stessa materia. In altre parole, nella relazione educativa all’adulto è chiesto di rinegoziare e ricalibrare continuamente la sua presenza non occupando tutto lo spazio, per consentire al ragazzo di sentire la propria capacità di decidere, e dunque di incidere sulla realtà che lo circonda” (SOS Villaggi dei Bambini, Il diritto alla partecipazione nei percorsi di tutela minorile, 2017, p. 6).

Diversi sono i gradi di partecipazione possibile, a seconda delle circostanze e delle opportunità; Roger Hart li ha standardizzati e sistematizzati nella Scala della Partecipazione che ha preso il suo nome. Hart ha ripreso l’immagine di una “scala a pioli”, dove dal basso verso l’alto ciascuno degli 8 gradini rappresenta un libello maggiore di azione attiva, controllo o potere da parte dei giovani, in un continuum che sale dalla manipolazione, grado estremo di non partecipazione, alla condivisione del processo decisionale, livello massimo di partecipazione di bambini e ragazzi.

  • Gradino 8: giovani e adulti condividono il processo decisionale
  • Gradino 7: i giovani elaborano e gestiscono l’azione
  • Gradino 6: progettazione da parte degli adulti e condivisione operativa con i ragazzi
  • Gradino 5: i giovani vengono consultati e informati
  • Gradino 4: i giovani sono incaricati ma informati
  • Gradino 3: partecipazione simbolica o di facciata dei giovani
  • Gradino 2: funzione meramente decorativa dei giovani
  • Gradino 1: i giovani sono manipolati

 

È possibile scaricare il documento integrale del position paper di SOS Villaggi dei Bambini “Il diritto alla partecipazione nei percorsi di tutela minorile” al link:

www.sositalia.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/position-paper-partecipazione-tutela-minorile

 

Maggiori informazioni sul modello di Lundy al link:

www.ec.europa.eu/justice/fundamental-rights/files/lundy_model_child_participation.pdf

 

Per approfondire la Scala della Partecipazione di Hart:

https://www.lacittadeibambini.org/wp-content/uploads/2018/02/Hart-Scala-Partecipazione.pdf

 

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