Quando un bambino vive in una famiglia negligente, lo Stato ha il dovere di allontanarlo dalla sua famiglia, inserirlo in un sistema di tutela che gli assicuri il mantenimento, le relazioni affettive e la cura di cui ha bisogno e nel frattempo supportare il nucleo familiare d’origine per favorire la possibilità di un ritorno in famiglia del bambino/a. L’accoglienza fuori famiglia può realizzarsi in una famiglia oppure in una comunità. La scelta circa una o l’altra modalità di accoglienza dipende dalle caratteristiche del bambino/a e dall’offerta del territorio.Per questo motivo, i sistemi locali di tutela sono fondamentali per accompagnare il bambino/a in questa delicata fase e prevenire futuri scenari di povertà, esclusione sociale e violenza.
Il progetto europeo CarINg mira a migliorare i sistemi locali di tutela nei comuni di Firenze e nell’area Pratese attraverso il rafforzamento delle capacità degli operatori e lo scambio di buone pratiche e metodologie. CarINg ambisce a sviluppare buone pratiche a livello locale che possano essere poi replicate altrove.
Per avere un quadro più chiaro della questione, le ricercatrici coinvolte nel progetto hanno studiato il quadro delle pratiche e dei sistemi di tutela nelle due aree. Lo studio intende, infatti, determinare cosa può essere migliorato in modo da offrire un miglior supporto sia agli operatori sociali (assistenti sociali ed educatori) che ai care leavers nel loro percorso di accoglienza fuori famiglia (affido in famiglia e accoglienza in comunità) e in particolare nel momento di preparazione all’autonomia, ovvero quando i giovani escono dai vari sistemi di tutela in cui sono stati accolti.
I risultati dello studio sono contenuti nel Situation Analysis Report del progetto. Per avere però un’idea della dimensione del fenomeno dei bambini e degli adolescenti accolti in famiglie o comunità, di seguito sono riportati i dati numeri e statistiche che riguardano le due aree.
COMUNE DI FIRENZE
- Minori italiani
- Minori stranieri
- Minori stranieri non accompagnati
Il grafico qui di fianco mostra il numero dei giovani per cui i servizi sociali locali del Comune di Firenze ha avviato una pratica nel 2020. Dei 3545 giovani seguiti dai servizi sociali, si nota che 1790 sono minori italiani (50%) mentre 1755 sono stranieri (49%).
Il totale dei giovani accolti in famiglia nel Comune di Firenze è 95 mentre quelli accolti in strutture sono 151.
Giovani accolti in famiglia
Il grafico a destra mostra il numero di giovani presi in carico nel sistema di tutela che sono stati allontanati dalla propria famiglia di origine e affidati ad un’altra. L’accoglienza in famiglia è intesa sia come accoglienza intra-familiare, ovvero il giovane è preso in carico da una persona che ha un grado di parentela entro il 4° grado, o extra-familiare, ovvero il giovane è accolto in una famiglia con cui non ha relazioni che è stata selezionata, qualificata, approvata e controllata per fornire tale tutela; l’affidamento in questo caso può essere part-time, diurno o residenziale.
I due grafici qui sopra mostrano le caatteristiche dei giovani accolti in sistemi di tutela presso famiglie (accoglienza intra e extra familiare) nel Comune di Firenze. Le femmine sono in totale 43, 32 italiane e 11 straniere, mentre i maschi sono 55, 30 italiani e 22 stranieri.
Tra i maschi la maggioranza sono quelli di età compresa tra gli 11 e 14 anni mentre tra le femmine la maggioranza sono quelle di età compresa tra i 15 e 17 anni.
Giovani accolti in comunità
Tra i giovani accolti nelle comunità, la maggioranza è composta da minori stranieri e tra questi in larga parte sono minori stranieri non accompagnati.
Come si può osservare, la maggioranza dei giovani accolti nelle comunità sono adolescenti. Questo è coerente con il fatto che i bambini più piccoli vengono affidati alle famiglie (proprie o altre) in via prioritaria. Nelle strutture di accoglienza le femmine accolte di età compresa tra i 15 e i 17 anni sono 82 (il 67%), mentre la maggioranza dei maschi si divide tra quelli di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, 12 (43%) e quelli di età compresa tra i 15 e 17 anni, 10 (36%).
AREA PRATESE
Il grafico a destra mostra il numero di giovani presi in carico dai servizi sociali della Società della Salute di Prato nel 2020. I giovani italiani e stranieri sono distribuiti in maniera uguale. Tra quelli che sono accolti nel sistema di tutela alternativa, 64% sono in affido (intra o extra-familiare) e sono in maggioranza giovani italiani. Mentre il 36% vive in comunità di accoglienza e sono in maggioranza adolescenti di origine straniera (tra cui sono inclusi i minori stranieri non accompagnati).
- Minori italiani
- Minori stranieri
- Minori stranieri non accompagnati
Giovani accolti in famiglie
Tra i giovani in affido intra o extra familiare, la maggioranza sono italiani (58%) mentre i minori stranieri non accompagnati sono presenti in misura molto minore (8%).
I due grafici qui sopra mostrano le caratteristiche dei giovani in affido presso famiglie (intra e extra familiare) nell’Area Pratese. Le femmine sono in totale 34, 23 italiane e 11 straniere, mentre i maschi sono 42, 21 italiani e 21 stranieri.
I maschi e le femmine di età compresa tra 11 e 14 anni sono in maggioranza nel sistema di affido con rispettivamente il 34% e 32%.
Giovani accolti in comunità
Anche nell’Area Pratese, i giovani accolti nelle comunità sono in maggioranza stranieri e tra questi in larga parte sono minori stranieri non accompagnati.
I due grafici qui sopra mostrano le caatteristiche dei giovani accolti in sistemi di tutela presso le comunità dell’Area Pratese. Le femmine sono in totale 15, 4 italiane e 11 straniere, mentre i maschi sono 27, 10 italiani e 17 stranieri.
La maggioranza delle femmine e dei maschi ha un’età compresa tra i 15 e 17 anni e rappresentano rispettivamente il 54% e il 43%.
Per consultare e approfondire il quadro sulle pratiche di accoglienza nei due Comuni è possibile leggere il Situation Analysis Report (in inglese) nella pagina dedicata ai Documenti.
