Nel mese di novembre SOS Villaggi dei Bambini ha realizzato la prima fase della formazione per professionisti dell’accoglienza etero-familiare “Preparazione all’Autonomia“ nelle due città di Firenze e Prato, i cui Comuni sono partner del progetto CarING. La formazione ha visto la partecipazione di un totale di 34 operatori fra assistenti sociali ed educatori delle realtà del territorio, volutamente selezionati all’interno di contesti e servizi multidisciplinari e con differenti possibilità di interazione con i bambini e i giovani in accoglienza.
Il percorso di formazione “Preparazione all’Autonomia” è pensato per promuovere la consapevolezza e la competenza degli operatori sul tema dell’uscita dall’accoglienza, allo scopo di sostenere al meglio i ragazzi e le ragazze e prepararli adeguatamente ad una vita indipendente. In accoglienza, infatti, diventare maggiorenni significa concludere il percorso di tutela e doversela quindi cavare da soli nella ricerca di una casa, di un lavoro; in poche parole, nella costruzione del proprio futuro. Per questo motivo, fra le tematiche valorizzate dalla formazione per operatori di SOS Villaggi dei Bambini rientra il lavoro di rete in tutti quegli ambiti rilevanti per il supporto e l’accompagnamento verso l’autonomia: diritti e questioni legali, lavoro e denaro, abitazione e competenze pratiche, salute e benessere, istruzione e crescita personale, famiglia e amici.
Il corso è suddiviso in due moduli – l’uno della durata di due giornate e mezza, il secondo di due giornate – ed è composto da brevi sessioni frontali a cura dei formatori, lavoro di gruppo assistito, lavoro individuale e analisi dei feedback. La sua metodologia è, infatti, fortemente esperienziale e interattiva: i partecipanti sono stimolati a interagire, usare le loro esperienze, acquisire informazioni e competenze aggiornate con un approccio critico atto a integrare le conoscenze acquisite nel loro lavoro. Tale metodologia è altresì funzionale all’articolazione della formazione nei suoi quattro pilastri; la promozione e la tutela dei diritti dei ragazzi e dei giovani, l’approccio relazionale, il diritto alla partecipazione e l’ascolto, il lavoro intersettoriale.
In questa prima fase della formazione, quindi, i partecipanti hanno avuto la possibilità di acquisire conoscenze e strumenti utili per supportare i care leavers in una transizione efficace alla vita indipendente mediante un approccio partecipativo centrato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Gli operatori sono stati portati altresì a riflettere in modo critico sul proprio lavoro con i care leavers, condividere le proprie esperienze collaborando alle attività e sviluppare risorse e conoscenze contestualizzate in base alla situazione locale.
La formazione si concluderà nel mese di gennaio, quando si terrà la seconda fase alla quale parteciperanno due ragazzi con esperienza di accoglienza fuori famiglia in veste di co-formatori. Nella cornice della formazione, i giovani esperti rappresenteranno il gruppo dei pari e l’intera comunità dei care leavers, condividendo e parlando di esperienze collettive: per i care leavers questa sarà un’occasione di empowerment, mentre per i partecipanti alla formazione l’interazione con i giovani sarà sicuramente molto intensa e avrà un potente impatto emozionale.